Trento, 10 giugno 2009
«Tagli, si puÒ fare molto di piÙ»
Intervista a Roberto Bombarda
dal Trentino di mercoledì 10 giugno 2009
Il consigliere dei Verdi Roberto Bombarda è uno di quelli che sui è battuto per maggiori tagli ai costi della politica. A suo avviso, il Consiglio regionale dovrebbe approvare tagli per il 20 per cento anche durante questa legislatura e non solo far valere i tagli approvati durante lo scorso mandato.
Secondo il consigliere dei Verdi ci sono ancora molti settori in cui si possono tagliare i costi della politica. Tra questi c’è l’indennità dei consiglieri, soprattutto quella differita, ovvero l’indennità di fine mandato che equivale a circa 30 mila euro all’anno.
Bombarda, la convince il disegno di legge depositato dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale che prevede tagli per 34 milioni? Dorigatti dice che lo spirito della sua mozione è che il taglio del 20 per cento dei costi della politica deve considerarsi sommando le riforme della tredicesima e della quattordicesima legislatura. Secondo noi, invece, si deve ridurre di più anche adesso. Bisognava incidere di più. Secondo lei, dove si può ancora tagliare?
Si possono ridurre ancora le indennità che sono ancora abbastanza alte. Però vedo che fare battaglie su questi temi non è che porti poi molti voti. Viene voglia di lasciar perdere, ma poi si vedono certe cose e si va avanti. C’è ancora da fare per risparmiare molti soldi dei cittadini e dare un segnale di sobrietà.
Cosa c’è da fare?
Secondo me, si può fare molto di più. Noi non prendiamo solo l’indennità nettà in busta paga, ma c’è anche un’indennità differita che equivale al 10 per cento del nostro stipendio netto, cioè, circa 30 mila euro netti in cinque anni. Si potrebbe prevedere una riduzione del 10 o del 20 per cento di questa indennità di fine mandato e già sarebbero molti soldi. Sarebbe un bel segnale da dare alla collettività soprattutto in tempi di crisi come questi.
Poi cosa farebbe?
Si potrebbe aumentare il contributo di solidarietà sui vitalizi che già vengono erogati. Attualmente è del 4 per cento. Io all’epoca avevo presentato emendamenti per portarlo al 50 per cento, naturalmente vennero bocciati. Capisco che si ha paura dei ricorsi da paret dell’associazione degli ex consiglieri, ma si potrebbe arrivare al 6 o al 7 per cento. In questo modo si risparmierebbero altri soldi.
Cosa farebbe di più rispetto al disegno di legge dell’ufficio di presidenza?
E’ prevista la riduzione delle indennità dell’ufficio di presidenza, ma è una riduzione troppo timida. All’inizio di legislatura, il presidente Marco Depaoli aveva annunciato che si sarebbe autotagliato l’indennità del 50 per cento. Il disegno di legge ora prevede, invece, la riduzione solo del 30 per cento. Non capisco perché non si sia rimasti al 50 per cento. Si poteva benissimo fare di più anche in questo campo. La scorsa legislatura Mauro Bondi, Roberto Pinter ed io avevamo fatto approvare la legge che prevede di fatto l’abolizione dei vitalizi dei consiglieri, con l’eliminazione del 30 per cento di contribuzione da parte della Regione e il versamento solo da parte dei consiglieri.
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